Dopo il via libera dell’Alta Corte di Londra, il Tottenham Hotspur può far partire i lavori per la costruzione del nuovo stadio. La spesa stimata per più di 400 milioni di sterline dovrebbe garantire, oltre i 56.000 posti a sedere e un’estetica di tutto rispetto, una maggiore forza economica sul mercato, emulando di fatto Arsenal e Manchester City, altre due big della Premier che negli anni recenti hanno deciso di abbandonare le antiche dimore.
L’altra faccia della medaglia. Il club londinese del borgo di Haringey, accantonata la polemica con l’Archway Sheet Metal Works, l’azienda che ha sede dove sorgerà il nuovo stadio, ha ora l’esigenza di trovare un impianto in cui disputare la stagione 2016/17. Prima del pensionamento, infatti, il White Hart Lane ha bisogno di un restyling che costringerà gli Spurs a dover traslocare per un breve periodo. Al no secco della Federazione alla concessione temporanea dello stadio di Wembley, è seguito il due di picche rifilato dall’Arsenal agli storici rivali del North London derby, che ha tenuto per sé l’esclusiva dell’Emirates Stadium.
Le ultime mosse. Le ultime indiscrezioni, per alcuni surreali, vedrebbero gli Spurs inchinarsi e chiedere gentilmente permesso al Boleyn Ground, lo storico castello degli “Irons” o “Hammers” del West Ham. Nemmeno a dirlo, i tifosi Hammers si sono comprensibilmente irritati, alla luce del loro imminente trasferimento nell’astronave dello Olympic Stadium. In attesa della richiesta ufficiale, che potrebbe avvenire nelle prossime settimane, gli esuli starebbero anche pensando di spostarsi a Milton Keynes, cittadina non lontana dalla capitale e patria dell’MK Dons, una squadra di seconda divisione.
Nicola Carosielli